Keyvisual Un artigianato brillante. Oreficeria Bossard Lucerna

Un artigianato brillante

Oreficeria Bossard Lucerna

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Mostra

Nel XIX secolo l’Atelier Bossard di Lucerna era una delle oreficerie più rinomate della Svizzera. Sotto la guida del fondatore Johann Karl Bossard (1846-1914), venivano prodotti splendide coppe, argenteria e gioielli. I collaboratori dell’atelier non creavano solo opere originali, ma producevano anche copie fedeli di oggetti storici del periodo gotico, rinascimentale e barocco. L’artigianato era molto apprezzato all’epoca, ed era anche un modo per contrastare l’imporsi di prodotti industriali di massa. Grazie al turismo Lucerna era allora una città in piena espansione e una visita a Bossard e l’acquisto di un oggetto prestigioso facevano parte delle convenienze sociali per le agiate famiglie dell’aristocrazia e della borghesia industriale cittadine. Nel 2013, il lascito dell’oreficeria è entrato a far parte della collezione del Museo nazionale svizzero. La mostra nella Sala d’onore del Museo nazionale Zurigo espone gli oggetti più belli, oltre a disegni, modelli e foto storiche, riportando in vita lo splendore di un tempo.

Visite guidate

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Visite guidate per i gruppi privati

Visita guidata attraverso la mostra «Un artigianato brillante. Oreficeria Bossard Lucerna».

Visita guidata: 1 ora

Visite guidate sono possibili fuori dall'orario di apertura: lunedì – venerdì tra le ore 9.30 e le ore 19.45. Sabato e domenica tra le ore 10.00 e le ore 17.00.

Iscrizione:  

due settimane in anticipo

Durata:

 

60 minuti, altre offerte su richiesta

No. di partecipanti:

 

25 persone al massimo

Costi:
 

 

CHF 180 per la visita guidata, più l’entrata a tariffa ridotta di CHF 10 per persona.

Ingresso libero per bambini e ragazzi fino ai 16 anni.

Per i gruppi di persone in possesso di un permesso N, S, B, F (rifugiati) o F (stranieri ammessi provvisoriamente), la visita guidata e l'ingresso sono gratuiti.

accessibility.sr-only.person_card_info Servizio di prenotazione

+41 44 218 66 00 reservationen@nationalmuseum.ch

Scuole

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Un artigianato brillante: Visita panoramica

Secondario I e II

Visita guidata attraverso la mostra «Un artigianato brillante. Oreficeria Bossard Lucerna».

Visita guiadata: 1 ora
Visite guidate per classi scolastiche in Svizzera sono gratuite.

Visite guidate in italiano, anche al di fuori dell'orario di apertura. Visite guidate per classi scolastiche in Svizzera sono gratuite.

Iscrizione:  

almeno due settimane in anticipo

Durata:

 

1 ora, altre offerte su richiesta

Numero di partecipanti:

 

25 persone al massimo

Costi:

 

 

entrate e visite guidate per classi scolastiche svizzere sono gratuite.

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Media

Un artigianato brillante. Oreficeria Bossard Lucerna

Museo nazionale Zurigo | 19.7.2024 - 6.4.2025
Data di pubblicazione 17.7.2024

Nel XIX secolo l’Atelier Bossard di Lucerna era una delle oreficerie più rinomate della Svizzera. Sotto la guida del fondatore Johann Karl Bossard, venivano prodotti splendide coppe, argenteria e gioielli per tutto il mondo. La mostra al Museo nazionale Zurigo fa rivivere il passato splendore dell’azienda familiare lucernese.

Johann Karl Bossard (1846-1914) imparò il mestiere di orafo nel laboratorio del padre nella Hirschenplatz di Lucerna. Dopo gli anni di apprendistato e i viaggi che lo portarono fino agli Stati Uniti, rilevò il laboratorio paterno e lo trasformò in un’azienda di fulgida fama nota internazionale.

Lucerna e il lago dei Quattro Cantoni erano e sono tuttora uno straordinario magnete turistico. Non sorprende dunque che tra la clientela di Bossard si potessero annoverare anche vecchie famiglie aristocratiche europee e la borghesia industriale recentemente arricchita. Una visita a Bossard e l’acquisto di un oggetto di prestigio facevano parte delle convenienze sociali. Committenti regolari dell’oreficeria erano però anche chiese, corporazioni e associazioni.

Come reazione ai prodotti di massa fabbricati industrialmente, l’artigianato conobbe una rinascita nel XIX secolo. L’atelier Bossard venne a contare fino a 20 collaboratori specializzati, che non creavano solo opere originali, ma producevano anche copie fedeli di oggetti storici del periodo gotico, rinascimentale e barocco. L’offerta dell’oreficeria comprendeva tutto ciò che brilla: calici e centrotavola, gioielli, posate d’argento e persino magnifici pugnali svizzeri.

Una delle creazioni più insolite è una monumentale opera illuminata internamente destinata a John Wanamaker (1838-1922), fondatore e innovativo direttore di grandi magazzini a Philadelphia e New York. L’opera consiste in un castello formato a partire dalle cinque torri delle fortificazioni cittadine e dalla torre del municipio di Lucerna.

Negli anni Ottanta del XIX secolo, Johann Karl Bossard differenziò la sua offerta sviluppando parallelamente anche un’attività di antiquario. Arredò così il suo negozio nel centro storico di Lucerna con stanze in vari stili d’epoca. Bossard realizzò interni «storici» anche per la sua clientela.

Il lascito dell’oreficeria, che comprende migliaia di disegni, modelli, capolavori e foto storiche, è entrato a far parte nel 2013 della collezione del Museo nazionale svizzero. Una pubblicazione di vasto respiro ha inoltre permesso di catalogare il fondo collocandolo nel suo contesto storico. Una selezione del fondo Bossard è ora esposta per la prima volta nella Sala d’onore del Museo nazionale Zurigo, dove potrà essere ammirata dal 19 luglio 2024 al 6 aprile 2025.

Immagini

Ritratto di Johann Karl Bossard

Nel ritratto dipinto da Jean Syndon Faurie nel 1909, Johann Karl Bossard è raffigurato come un uomo orgoglioso. Il dipinto, di cui sono state realizzate numerose copie, adorna il negozio insieme a certificati e diplomi.

Museo nazionale svizzero

Gli argentieri di Schwanenplatz

Intorno al 1905 lavoravano qui, tra gli altri, Joseph Scherer (davanti a sinistra) e Wettstein (in piedi), il direttore dell’atelier Friedrich Vogelsanger (in piedi sullo sfondo) e il giovane argentiere Horn (davanti a destra).

Museo nazionale svizzero

Coppa dei Confederati

L’imponente coppa barocca, opera significativa di Bossard realizzata nel 1893, rappresenta i miti nazionali di fondazione della Svizzera. Le tre figure sul fusto raffigurano il giuramento del Grütli, il piede la storia di Guglielmo Tell e il coperchio la battaglia di Sempach. L’artista si ispira a vari modelli storici e incisioni combinandoli abilmente.

Museo nazionale svizzero

La rocca come centro tavola

Cinque torri delle fortificazioni cittadine di Lucerna e la torre del municipio formano una rocca (1910). Realizzato per John Wanamaker (1838-1922), fondatore e direttore innovativo di grandi magazzini a Philadelphia e New York.

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Coppa Nautilus come fonte di ispirazione

Disegno in inchiostro di china e acquerello della coppa Nautilus di Beromünster realizzata dall’orafo sangallese Zacharias Müller nel 1662. Louis Weingartner, attorno al 1890.

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Coppa nautilus

Pezzo della Kunstkammer realizzato nell’atelier di Bossard intorno al 1895-1900. Un disegno di un orafo del XVI secolo ha fatto da modello.

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Posate da portata

Per realizzare i manici di queste posate d’argento, realizzate per il colonnello basilese Rudolf Merian nel 1883/84, si è ricorsi ai modelli originali dell’orafo zurighese Hans Peter Oeri del XVII secolo.

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Un servizio da tè e caffè come regalo di nozze

Johann Karl Bossard regalò questo servizio d’argento alla figlia Maria Karoline (1872-1938) nel 1899, in occasione del suo matrimonio con Josef Zemp (1869-1942). Zemp divenne in seguito vicedirettore del Museo nazionale.

Museo nazionale svizzero

Pugnale svizzero

Bossard copia numerosi foderi storici di pugnali svizzeri, molto apprezzati dai collezionisti, combinandoli con pugnali e posate di nuova produzione. Questo fodero in ottone dorato del 1880/90 raffigura la morte di Virginia secondo la storia narrata da Livio.

Museo nazionale svizzero

Sguardo sulla mostra

Museo nazionale svizzero

Sguardo sulla mostra

Museo nazionale svizzero

Sguardo sulla mostra

Museo nazionale svizzero

Contatto per la stampa e Museo nazionale Zurigo

+41 44 218 65 64 medien@nationalmuseum.ch

Colophon mostra

  • Direzione generale Denise Tonella
  • Direzione del progetto Christian Weiss, Christian Hörack
  • Curatori della mostra e concezione Christian Hörack, Christian Weiss
  • Scenografia Bureau Hindermann GmbH, Zürich: Christine Grauer, Christof Hindermann, Tobias Maurer
  • Concezione grafica Herendi Artemisio GmbH, Zürich: Tiziana Artemisio, Milana Herendi, Anna Deér
  • Supporto del progetto Heidi Amrein, Luca Tori
  • Comitato consultivo Günhan Akarçay, Heidi Amrein, Beat Högger, Markus Leuthard, Sabrina Médioni, Denise Tonella
  • Controllo del progetto Sabrina Médioni
  • Mediazione culturale Lisa Engi, Vera Humbel, Jörg Ramel
  • Direzione tecnica Debbie Sledsens
  • Allestimento della mostra Marc Hägeli, Dave Schwitter, Philippe Leuthardt, Ira Allemann, Sophie Lühr, Ian Hügi
  • Direzione dei lavori di conservazione  Sarah Longrée, Charlotte Maier
  • Conservazione e montaggio degli oggetti Natalie Ellwanger, Iona Leroy, Sarah Longrée, Charlotte Maier, Jürg Mathys, Gaby Petrak, Ulrike Rothenhäusler, Tino Zagermann
  • Prestiti e logistica degli oggetti Christian Affentranger, David Blazquez, Simon d’Hollosy, Reto Hegetschweiler, Laura Mosimann, Aymeric Nager, Claudio Stefanutto, Samira Tanner
  • Fotografia Jörg Brandt, Felix Jungo
  • Archivio fotografico Remo Sidler, Fabian Müller, Andrea Kunz
  • IT | Web  Alex Baur, Danilo Rüttimann, Thomas Bucher
  • Postazioni interattive Alex Baur, Thomas Bucher, Pasquale Pollastro
  • Marketing e comunicazione Andrej Abplanalp, Anna-Britta Maag, Sebastiano Mereu, Carole Neuenschwander, Alexander Rechsteiner
  • Grafica pubblicitaria Resort GmbH für Visuelle Kommunikation, Zürich
  • Traduzioni Nigel Stephenson, Laurence Neuffer, Noè Bizzozero, Language Factory

Prestiti

  • Bistum und Stiftsbibliothek St. Gallen
  • Museum Aargau, Lenzburg
  • Museum Kloster Muri, Muri AG
  • PES Collection, Zug
  • Zunft zum Kämbel, Zürich
  • Zunft zum Widder, Zürich
  • Matthias Berger, Zürich
  • Karl Bossard, Horw
  • Andres von Buch, La Barra de Maldonado, Uruguay
  • Christine Lanz, Zürich
  • Charlotte Vonder Mühll, Basel

Il Museo Nazionale Svizzero ringrazia la Fondazione Willy G. S. Hirzel per il suo sostegno.