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Alla fine del XIX secolo Heidi diventa un personaggio di fama mondiale. Negli anni Settanta la storia della ragazza delle montagne ottiene ancora più notorietà grazie a una serie animata giapponese. La serie inoltre riveste un ruolo importante in quanto ha dato origine alla fiorente industria anime di oggi e ha fatto di Heidi un fenomeno globale. I creatori della serie animata fondano in seguito il famoso Studio Ghibli, che negli anni realizza numerosi film e serie. La mostra «Heidi in Giappone» si concentra sulla commistione di due culture e sulla genesi della serie di cartoni animati giapponese che ha avuto un ruolo chiave nella diffusione del genere anime di successo.
Visite guidate sono possibili fuori dall'orario di apertura: lunedì – venerdì tra le ore 9.30 e le ore 19.45. Sabato e domenica tra le ore 10.00 e le ore 17.00.
Iscrizione: |
due settimane in anticipo |
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Durata: |
60 minuti, altre offerte su richiesta |
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No. di partecipanti: |
25 persone al massimo |
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Costi: |
CHF 180 per la visita guidata, più l’entrata a tariffa ridotta di CHF 10 per persona. Ingresso libero per bambini e ragazzi fino ai 16 anni. Per i gruppi di persone in possesso di un permesso N, S, B, F (rifugiati) o F (stranieri ammessi provvisoriamente), la visita guidata e l'ingresso sono gratuiti. |
accessibility.sr-only.person_card_info Servizio di prenotazione
openinghours.days.long.monday Aperto fino alle openinghours.days.long.friday openinghours.openfromto.long
Nella mostra, i bambini hanno a loro disposizione un tavolo con giochi, libri illustrati, una pagina di indovinelli e un foglio di bricolage.
Heidi in Giappone
Alla fine del XIX secolo, una bambina originaria delle montagne svizzere conquista la fama mondiale. Negli anni Settanta la popolarità di Heidi cresce grazie a una serie animata giapponese, che sigla il punto di partenza per la fiorente industria degli anime di oggi.
In Svizzera Heidi non è solo la protagonista di un libro per bambini, ma è una sorta di eroina popolare. Questa ragazzina originaria dei Grigioni ha affascinato intere generazioni di lettori. L’opera in due volumi di Johanna Spyri, pubblicata alla fine del XIX secolo, diventa un best seller internazionale già ai tempi dell’autrice. Tradotta in più di 50 lingue, è ancora oggi molto amata. Heidi non è solo un personaggio letterario, ma diventa ben presto anche il volto della campagna per promuovere il turismo in Svizzera. La sapiente rappresentazione della comunità rurale e dell’idilliaco ambiente montano risveglia il desiderio di natura e tranquillità attirando così numerosi viaggiatori.
Ed è proprio in Giappone che Heidi ottiene un enorme successo di pubblico. Al termine della Seconda guerra mondiale, la popolazione inizia a mostrare un certo interesse verso il mondo alpino idealizzato che, nel 1974, si accentua grazie alla serie animata «Heidi, la ragazza delle Alpi». L’anime – come vengono chiamati i cartoni animati in Giappone – si contrappone all’economia giapponese in forte crescita e al suo aspetto industrializzato. La serie costituita da 52 episodi è stata ideata da quattro ragazzi, due dei quali – Hayao Miyazaki e Isao Takahata – hanno fondano in seguito il famoso Studio Ghibli. Il successo mondiale della serie giapponese, che ripete quello del libro di Johanna Spyri, fa di Heidi un fenomeno globale, che ritorna in Svizzera grazie al piccolo schermo.
«Heidi in Giappone» si concentra sulla commistione di due culture e sulla genesi della serie di cartoni animati giapponese che ha avuto un ruolo chiave nella diffusione del genere anime di successo. La mostra è il frutto della collaborazione con l’Università di Zurigo e un team di esperti giapponesi guidato dai professori Aki Nishioka e Takashi Kawashima.