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«Tutto è un po’ meglio in Svizzera» si sente dire talvolta sia in patria che all’estero. Ma tra gli abitanti, la sensazione di essere «fuori dal comune» si alterna a un senso di inferiorità latente. Un paradosso? A uno sguardo più attento emergono ulteriori contrasti: la Svizzera è un modello di stato umanitario o un bastione di egoisti chiusi al resto del mondo? È un idillio alpino di democrazia o una nazione profittatrice governata da banche avide e grandi corporazioni? La mostra presenta alcune visioni contraddittorie della e sulla Svizzera e vuole spingere i visitatori a riflettere sull’immagine che il nostro Paese ha di sé e su come viene percepito dall’esterno.
Riceverete un ricordo della mostra nella boutique del Museo nazionale. Potete anche acquistare online una selezione di articoli proposti dalla nostra boutique.
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Accesso senza biglietto
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Meravigliosamente contraddittoria
Cos’è la Svizzera? Cosa appassiona le Svizzere e gli Svizzeri? Qual è il nostro posto sulla cartina mondiale? Una nuova mostra si occupa dell’immagine che la Svizzera ha di sé e che della Svizzera hanno gli altri. Presenta alcune visioni contraddittorie della Svizzera e intende stimolare la riflessione su di sé.
La Svizzera è spesso descritta come un Paese perfetto: paesaggi da sogno, città pulite e un’infrastruttura che funziona bene. Le difficoltà nel procurarsi il cibo e la carenza d’acqua si conoscono solo dai notiziari. Le turbolenze politiche accadono altrove, l’impegno umanitario e i «buoni uffici» sono una cosa ovvia per la Svizzera. Un piccolo paradiso al centro dell’Europa.
O magari no? A uno sguardo più attento emergono alcune contraddizioni. Che dire delle persone sospettose che si controllano a vicenda? E le avide banche come si collocano in questo paradiso? Il paesaggio idilliaco sottrae alle persone il senso dell’umorismo? E perché qui nessuno vuol farsi notare?
Cos’è allora la piccola Svizzera? Paradiso idilliaco o provincia borghesuccia? Nazione cosmopolita o roccaforte conservatrice? Non è facile rispondere a questa domanda. Non dipende solo dalla prospettiva, ma anche da chi risponde. Inoltre esistono varie sfaccettature talvolta completamente diverse tra loro. La Svizzera è sorprendentemente contraddittoria.
La mostra «Meravigliosamente contraddittoria» illustra alcune visioni dall’interno e dall’esterno e mette in luce i lati contraddittori della Svizzera, con l’intento di stimolare le visitatrici e i visitatori a riflettere su di sé e sul loro rapporto con la Svizzera.
Immagini
Contatto per la stampa e Museo nazionale Zurigo
- Direzione generale Denise Tonella
- Curatrice della mostra e direzione del progetto Marina Amstad
- Scenografia e grafica espositiva Loosli & Zehnder, Basel
- Stagista Luisa Heim
- Comitato consultivo Heidi Amrein, Beat Högger, Markus Leuthard, Sabrina Médioni, Denise Tonella
- Controllo del progetto Sabrina Médioni
- Grafica pubblicitaria Marco Heer, Achtung! GmbH Bern
- Direzione tecnica Henrike Binder
- Allestimento della mostra Janine auf der Maur, Bachir Ezzerari, Ladina Fait, Marc Hägeli, Mike Roder, David Schwitter
- Direzione dei lavori di conservazione Peter Wyer
- Preparazione e assemblaggio degli oggetti Anna Jurt, Tino Zagermann
- Prestiti e logistica degli oggetti Angela Zeier, Maya Jucker, David Blazquez, Reto Hegetschweiler, Christian Affentranger, Simon d’Hollosy, Markus Scherer
- IT / Web Danilo Rüttimann, René Vogel
- Postazioni interattivi Alex Baur, Thomas Bucher, Ueli Heiniger, Pasquale Pollastro
- Marketing e comunicazione Andrej Abplanalp, Alexander Rechsteiner, Carole Neuenschwander, Sebastiano Mereu, Anna-Britta Maag
- Traduzioni Language Factory
- Schweizerisches Bundesarchiv, Bern
- Schweizerische Nationalbibliothek, Bern
- Bündner Kunstmuseum Chur
- Daniel de Roulet, Genève
- Museum zu Allerheiligen Schaffhausen
- ETH-Bibliothek, Zürich
- Museum für Gestaltung Zürich
- Schweizerisches Sozialarchiv, Zürich