Key-Visual der Ausstellung "Menschen in Stein gemeisselt"

Uomini. Scolpiti nella pietra

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Mostra

6000 anni fa si diffondono in Europa le prime grandi sculture in pietra. Stele e statue raffigurano donne e uomini, con volti, talora tatuati, braccia e capi ornati da pettinature. Portano oggetti ambiti e ricercati, armi, gioielli o capi di abbigliamento che testimoniano le innovazioni di un’intera epoca. Venerate in rituali dedicati al culto degli antenati, stele e statue, sono anche simboli di potere e di status e sono testimoni di un’epoca in cui l’uomo pratica con maggiore intensità l’agricoltura e l’allevamento, vive in villaggi e fa uso dei primi metalli. La mostra temporanea che riunisce nell’ala di nuova costruzione del Museo nazionale stele provenienti da numerosi Paesi d’Europa e nuovi reperti dai Cantoni di Zurigo e del Vallese, offre uno sguardo unico sulla vita dell’uomo nel Neolitico.

Scuole

Key-Visual der Ausstellung "Menschen in Stein gemeisselt"

Uomini. Scolpiti nella pietra: Visita panoramica

Elementare | Secondario I e II

Visita guidata attraverso la mostra «Uomini. Scolpiti nella pietra».

Visita guiadata: 1 ora
Visite guidate per classi scolastiche in Svizzera sono gratuite.

Visite guidate in italiano, anche al di fuori dell'orario di apertura. Visite guidate per classi scolastiche in Svizzera sono gratuite.

Iscrizione:  

almeno due settimane in anticipo

Durata:

 

1 ora, altre offerte su richiesta

Numero di partecipanti:

 

25 persone al massimo

Costi:

 

 

entrate e visite guidate per classi scolastiche svizzere sono gratuite.

accessibility.sr-only.person_card_info Servizio di prenotazione

+41 44 218 66 00 reservationen@nationalmuseum.ch

Media

Uomini. Scolpiti nella pietra

Museo nazionale Zurigo | 17.9.2021 - 16.1.2022
Data di pubblicazione 16.9.2021

La nuova grande mostra temporanea del Museo nazionale presenta stele e statue del Neolitico provenienti da diversi Paesi europei ed offre uno sguardo unico sulla vita dell’uomo di circa 6000 anni fa.

Le popolazioni che abitano l’Europa durante il Neolitico cominciano a praticare l’agricoltura e l’allevamento, diventano sedentarie ed utilizzano per la prima volta il metallo. Questi cambiamenti portano a enormi sconvolgimenti sociali, come testimoniano le stele di pietra erette con grande dispendio di energie in quasi tutta Europa. Tra i monumenti più antichi del nostro continente, stele e statue di pietra rappresentano figure umane, alcune con volti e braccia, altre con pettinature e addirittura tatuaggi. Altre ancora portano oggetti preziosi o stringono tra le mani utensili che comprimono le innovazioni dell’epoca: asce per abbattere alberi o per combattere, aratri per lavorare i campi, gioielli di rame per rappresentare, archi e frecce per cacciare e armi per combattere a corpo a corpo.

Le stele raccontano ancora oggi di un’epoca in continua trasformazione, contrassegnata dalla violenza. L’aumento della popolazione, la lotta per le risorse e l’invidia portano alla nascita di conflitti i cui riflessi ancora oggi si leggono nelle sculture in pietra e nei siti archeologici in cui sono state rinvenute. Le stele raffigurano i membri di nuova élite: donne e uomini di alto rango, al vertice di una società sempre più gerarchica, che si fanno immortalare con i simboli del loro potere. Le stele sono venerate anche per il culto degli antenati, spesso considerati dai loro discendenti eroi, o addirittura divinità. In questo modo la storia collettiva del clan è trasmessa per immagini. Non appena chi detiene il potere perde il controllo sociale e il prestigio, gli antenati sono dimenticati e le loro effigi sono distrutte da nuovi arrivati.

La grande mostra temporanea nell’edificio di nuova costruzione del Museo nazionale riunisce circa 40 stele provenienti da Italia, Francia, Germania e Svizzera, tra cui nuovi reperti rinvenuti nei Cantoni del Vallese e di Zurigo. Straordinaria è la possibilità di vedere in un unico luogo un numero così elevato di stele e statue in originale. L’allestimento è arricchito da reperti prestigiosi che illustrano armi, utensili e gioielli altrimenti rappresentati sulle sculture. L’esposizione offre uno sguardo unico sulla vita dell’uomo nel Neolitico.

Immagini

Moncigoli I

Stele femminile con volto a forma di U, seni e braccia. Arenaria. 3000–2000 a.C. Italia, Toscana, Fivizzano.

© Angelo Ghiretti, Museo delle Statue Stele Lunigianesi

Bau Carradore II

Stele maschile con volto a forma di T, simbolo a forma di testa taurina e doppio pugnale. Trachite. 2800–2500 a.C. Italia, Sardegna, Laconi.

© Nicola Castangia

Petit-Chasseur 25

Stele maschile con volto a forma di T, abito con motivi geometrici, arco e freccia. Marmo. 2500–2200 a.C. Svizzera, Canton Vallese, Sion.

© Musées cantonaux du Valais, Sion. Hervé Paitier

Don Bosco 2

Stele antropomorfa con mani e avambracci, cintura e collana con pendenti a doppia spirale. Marmo. 3000–2500 a.C. Svizzera, Canton Vallese, Sion. Office cantonal d’Archéologie VS

Museo nazionale svizzero

Pendaglio a doppia spirale

Rame. 3000 a.C. circa. Svizzera, Canton Vaud, Grandson-Corcelettes.

© Museo nazionale svizzero

Sguardo sulla mostra.

Museo nazionale svizzero

Sguardo sulla mostra.

Museo nazionale svizzero

Sguardo sulla mostra.

Museo nazionale svizzero

Sguardo sulla mostra.

Museo nazionale svizzero

Contatto per la stampa e Museo nazionale Zurigo

+41 44 218 65 64 medien@nationalmuseum.ch

Colophon

  • Direzione generale Denise Tonella, Andreas Spillmann (sino a 31.3.2021)
  • Direzione del progetto e Curatela Jacqueline Perifanakis, Luca Tori
  • Concetto e Contenuto Heidi Amrein, Jacqueline Perifanakis, Luca Tori, Samuel van Willigen (sino a 15.7.2020)
  • Collaborazione scientifica Cynthia Marti
  • Consulenza scientifica Philippe Curdy, Philippe Della Casa, Franco Marzatico
  • Scenografia Alex Harb
  • Concezione grafica LDSGN, Zürich: Thomas Lehmann
  • Comitato consultivo Heidi Amrein, Beat Högger, Markus Leuthard, Sabrina Médioni, Denise Tonella
  • Controllo del progetto Sabrina Médioni
  • Mediazione culturale Stefanie Bittmann, Lisa Engi, Vera Humbel
  • Grafica pubblicitaria Roli Hofer, Zürich
  • Direzione tecnica Mike Zaugg, Debbie Sledsens, Ladina Fait
  • Allestimento della mostra Mike Roder, Dave Schwitter Bachir Ezzerari, Marc Hägeli, Janine auf der Maur, Kim Badertscher
  • Direzione dei lavori di conservazione Tino Zagermann
  • Conservazione e assemblaggio degli oggetti Anna Jurt, Sarah Longrée, Jürg Mathys, Ulrike Rothenhäusler, Alexandra Schorpp, Tino Zagermann; Alder Stahl und Schweiss, Wädenswil: Chrigel Alder; TH-Conservations GmbH, Weinfelden: Tobias Hotz; Aventicum, Avenches: Noé Terrapon
  • Prestiti e logistica degli oggetti Christian Affentranger, David Blazquez, Simon D‘Hollosy, Reto Hegetschweiler, Maya Jucker, Markus Scherer, Angela Zeier
  • Fotografia Jörg Brandt
  • Archivio fotografico Fabian Müller, Andrea Kunz
  • IT e Web Thomas Bucher, Ulrich Heiniger, Pasquale Pollastro, Danilo Rüttimann, René Vogel; 2av GmbH, Ulm
  • Ideazione postazioni multimediali 2av GmbH, Ulm: Martin Schmitt, Beata Smigielska, Surya Wöhrle
  • Stazioni Audio Kellerthurgau, Frauenfeld: Markus Keller
  • Marketing e comunicazione Andrej Abplanalp, Alexander Rechsteiner, Carole Neuenschwander, Sebastiano Mereu, Anna-Britta Maag, Stefania Nicolini
  • Questioni giuridiche e contratti Beatrice Käser, Jana Pfyl
  • Traduzioni Laurence Neuffer, Nigel Stephenson
  • Rilettura Bill Gilonis, Erika Hebeisen, Christine Keller, Cynthia Marti, Carmela Petralia, Christian Weiss

Prestiti

  • Aosta, Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans
  • Aosta, Soprintendenza per i beni e le attività culturali perla valle d’Aosta
  • Avignon, Musée Calvet, Musée des Beaux-Arts et d’Archéologie d’Avignon
  • Bern, Archäologischer Dienst des Kantons Bern
  • Bozen, Autonome Provinz Bozen - Südtirol, Landesdenkmalamt, Amt für Archäologie
  • Brescia, Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • Cagliari, Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
  • Capo di Ponte, Museo Nazionale della Preistoria della Valle Camonica
  • Chur, Rätisches Museum
  • Dübendorf, Amt für Raumentwicklung, Archäologie und Denkmalpflege, Kanton Zürich
  • Frankfurt am Main, Frobenius-Institut für kulturanthropologische Forschung an der Goethe-Universität Frankfurt
  • Halle, Landesmuseum für Vorgeschichte
  • Hauterive, Laténium, Parc et Musée d’archéologie, Espace Paul Vouga
  • Konstanz, Archäologisches Landesmuseum Baden-Württemberg
  • Laconi, Menhir Museum, Museo della statuaria preistorica in Sardegna
  • Latsch, Pfarrei zu den hll. Aposteln Petrus und Paulus
  • Lourmarin, Château de Lourmarin
  • Lucca, Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • Meran, Palais Mamming Museum
  • Nîmes, Musée d’Histoire naturelle
  • Pontremoli, Museo delle Statue Stele Lunigianesi
  • Reggio Emilia, Musei Civici, Museo Gaetano Chierici di Paletnologia
  • Riva del Garda, Museo Alto Garda
  • Rodez, Musée Fenaille
  • Sion, Office cantonal d’Archéologie, Canton du Valais
  • Sion, Musée d’histoire du Valais
  • Trento, Soprintendenza per i beni culturali
  • Toulouse, Musée Saint-Raymond, Société archéologique du Midi de la France
  • Zug, Museum für Urgeschichte(n)
  • Zürich, ETH Zürich, Departement Erdwissenschaften