Visuale della mostra L’universo dei consumi. Riflessi del quotidiano

L’universo dei consumi

Riflessi del quotidiano

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Mostra

Al mercato, in un grande magazzino oppure online: i luoghi e le abitudini di acquisto sono notevolmente cambiati negli ultimi 170 anni. E anche il consumo stesso è in continua evoluzione. Più denaro e più tempo libero determinano possibilità, bisogni e desideri individuali e collettivi. Lo testimonia un’ampia varietà di fotografie e opere grafiche, dai manifesti alle borse della spesa. La mostra attinge al patrimonio della collezione del Museo nazionale svizzero, presentando un mondo complesso e variegato di immagini della vita quotidiana. Ci conduce dal chiosco variopinto al centro commerciale in grado di soddisfare ogni esigenza, dall’allegro ritrovo con gli amici nel solito locale alla proiezione di diapositive a casa che ci invita a immergerci nei ricordi delle ferie estive.

Visite guidate

Visuale della mostra L’universo dei consumi. Riflessi del quotidiano

L’universo dei consumi

Visite guidate per i gruppi privati

Visita guidata attraverso la mostra «L’universo dei consumi».

Visita guidata: 1 ora

Visite guidate sono possibili fuori dall'orario di apertura: lunedì – venerdì tra le ore 9.30 e le ore 19.45. Sabato e domenica tra le ore 10.00 e le ore 17.00.

Iscrizione:  

due settimane in anticipo

Durata:

 

60 minuti, altre offerte su richiesta

No. di partecipanti:

 

25 persone al massimo

Costi:
 

 

CHF 180 per la visita guidata, più l’entrata a tariffa ridotta di CHF 10 per persona.

Ingresso libero per bambini e ragazzi fino ai 16 anni.

Per i gruppi di persone in possesso di un permesso N, S, B, F (rifugiati) o F (stranieri ammessi provvisoriamente), la visita guidata e l'ingresso sono gratuiti.

accessibility.sr-only.person_card_info Servizio di prenotazione

+41 44 218 66 00 reservationen@nationalmuseum.ch

Media

L’universo dei consumi. Riflessi del quotidiano

Museo nazionale Zurigo | 20.12.2024 - 21.4.2025
Data di pubblicazione 18.12.2024

Al mercato, in un grande magazzino oppure online: dove e come facciamo acquisti è fortemente cambiato negli ultimi 170 anni. E anche cosa e come lo consumiamo muta continuamente. Lo testimonia un’ampia varietà di fotografie e di prodotti grafici, dai manifesti alle borse della spesa. La mostra al Museo nazionale Zurigo presenta le immagini più diverse di un mondo stratificato, direttamente dalla vita quotidiana.

La prima parte dell’esposizione è dedicata alla storia dei più importanti luoghi di vendita. Questi si sono moltiplicati a partire dalla metà del XIX secolo a seguito degli sviluppi economici e sociali, dall’industrializzazione alla digitalizzazione. Nel corso del tempo, ai mercati e al commercio ambulante e porta a porta si sono aggiunti negozi, grossisti, grandi magazzini, centri commerciali e piattaforme online. Fotografie e prodotti grafici testimoniano il carattere specifico di ognuno di questi nonché aspetti della storia del commercio al dettaglio. Come, ad esempio, l’introduzione del self-service, la creazione di vetrine per presentare i prodotti, la pubblicità e lo shopping nel tempo libero.

Un pezzo forte della mostra è un chiosco che si trovava in viale Francesco Balli a Locarno già all’inizio del XX secolo. Per lungo tempo una classica edicola dove acquistare giornali, dolciumi e sigarette, dalla fine degli anni Novanta l’offerta del chiosco si è ampliata fino a comprendere attività ludiche all’aperto e computer per l’accesso a Internet. Come il suo assortimento di prodotti, anche il suo aspetto è mutato nel corso degli anni. Sempre nuove mani di vernice, pannelli pubblicitari e adesivi colorati hanno conferito al chiosco, accuratamente restaurato per la mostra, un aspetto inconfondibile, facendone un testimone a più livelli della vita quotidiana e della cultura del consumo.

Ciò che viene acquistato, sarà anche consumato. Così la seconda parte della mostra è dedicata ai modi del consumo, documentati e idealizzati dalla fotografia e dalla grafica. Mangiare, bere, spostarsi in auto, viaggiare, guardare la televisione e seguire le mode non riflettono solo bisogni, ma anche tendenze sociali e la ricerca di benessere, status o identità.

In questa parte della mostra, vengono proiettate le diapositive delle foto delle vacanze dei coniugi Yvonne e Jakob Hohl-Galbiati, un esempio del crescente benessere della società elvetica a partire dal 1950. Come molti altri svizzeri, negli anni Sessanta i coniugi Hohl-Galbiati, lei guida turistica e lui ispettore assicurativo, poterono permettersi di viaggiare regolarmente all’estero, non da ultimo anche grazie alla crescente offerta di viaggi aerei a prezzi accessibili e a vacanze pagate. Le foto mostrano la coppia in crociera, mentre visita una città o prende il sole in spiaggia. Le immagini potevano essere guardate durante le serate di diapositive assieme alla famiglia e agli amici e testimoniano la ricerca di svago e di evasione, oltre che la rapida crescita della febbre per i viaggi.

La mostra si avvale delle collezioni del Museo nazionale svizzero, offrendo numerosi scorci sullo sviluppo della quotidianità del consumo e sul suo significato economico, sociale e culturale, grazie a una ricca scelta di immagini, oggetti e storie.

Immagini

Grandi distributori

Intorno al 1850, consumatori e consumatrici si uniscono per la prima volta per aiutarsi a vicenda. Insieme acquistano buoni prodotti a prezzi vantaggiosi. Un esempio è l'Associazione alimentare di Zurigo, fondato nel 1878 e che sviluppa una fitta rete di filiali in città. Apertura del «LVZ-Center» a Kloten, Comet-Photo AG, Zurigo, 1976.

© Museo nazionale svizzero

Discount itinerante

Nel 1925, Migros entra nel mercato alimentare con una strategia di prezzi bassi. Gli autocarri di vendita che girano da un quartiere all'altro vendevano all’inizio solo sei articoli, fino a 25% più economici del solito. Autocarro di vendita Migros nella Tösstal, Theo Frey, Weiningen, 1942.

© Theo Frey / Fotostiftung Schweiz. Online, questa immagine può avere una larghezza massima di 1200 pixel.

Dietro l’angolo

Con la densificazione dei negozi nel XIX secolo, i prodotti sono sempre disponibili dietro l'angolo nei villaggi più grandi e nelle città. La clientela è consigliata e servita al banco, dalla mattina alla sera. Commercio di frutta e verdura R. Meier a Olten, Friedrich Aeschbacher, Olten, ca. 1910.

© Museo nazionale svizzero

Presentazione raffinata

Loeb è uno dei pionieri nel design raffinato delle vetrine. Nel 1940, il grande magazzino allestisce scene semplici ma di grande effetto, particolarmente suggestive se illuminate di notte. Le mode stagionali incoraggiano un costante ricambio del guardaroba. Vetrina con moda autunnale, Loeb, Berna, 1940.

© Museo nazionale svizzero

Locali cittadini per clientela fissa

Il Seebahn sulla Hohlstrasse di Zurigo, aperto fino al 2006, era un tipico locale per clienti abituali (Stammbeiz), soprattutto lavoratori e lavoratrici del quartiere e dei club. Foto di gruppo con la padrona di casa e i clienti abituali nel ristorante Seebahn, ca. 1960–1980.

© Museo nazionale svizzero

Viaggiatori assidui

Jakob e Yvonne Hohl-Galbiati hanno viaggiato spesso dagli anni Sessanta in poi. La coppia ha esplorato il mondo in aereo, su navi da crociera, in pullman e in auto, godendo di tutto ciò che l’industria del turismo offriva. In vacanza a Ischia, Jakob e Yvonne Hohl-Galbiati, Zurigo, 1967.

© Museo nazionale svizzero

Accoglienza a tutto tondo

L’intreccio di spazi commerciali e sociali contribuisce al successo dei centri commerciali. Le fontane ricordano la piazza del paese, i ristoranti offrono ristoro e le piscine coperte consentono attività sportive. Shopping Center Spreitenbach, Jules Vogt, Comet Photo AG, Zurigo, 1970.

© ETH Bibliothek Zürich, Bildarchiv, Com_L19-0125-0004-0005

In contanti, per favore

Per rendere poco allettante la pratica diffusa del credito, dal 1900 molti dettaglianti si uniscono per formare organismi di risparmio mediante sconti. Consumatori e consumatrici che pagano in contanti ricevono buoni sconto da collezionare. Ciò serve anche a fidelizzare la clientela. Manifesto pubblicitario basilese per i buoni sconto, BKG-LIGA, Celestino Piatti, Wassermann AG, Basilea, 1966.

© Verein «Celestino Piatti – das visuelle Erbe», Basel

Mobilità autonoma

Le fotografie private mostrano come il possesso di un’auto sia associato alla gioia, all’orgoglio e allo statuto sociale. Trasmettono anche un aspetto dell’atteggiamento verso la vita: la forma di mobilità individuale e autonoma della quale godono gli automobilisti. In viaggio con l’automobile, da un album privato, 1951.

© Museo nazionale svizzero

Sguardo sulla mostra

© Museo nazionale svizzero

Contatto per la stampa e Museo nazionale Zurigo

+41 44 218 65 64 medien@nationalmuseum.ch

Colophon

  • Direzione generale Denise Tonella
  • Direzione del progetto e curatore della mostra Aaron Estermann
  • Scenografia Ralph Nicotera Szenografie und Innenarchitektur
  • Concezione grafica  LDSGN Designstudio, Thomas Lehmann
  • Collaborazione scientifica  Thomas Bochet, Katharina Kofler
  • Comitato consultivo Roman Aebersold, Günhan Akarçay, Heidi Amrein, Beat Högger, Markus Leuthard, Sabrina Médioni, Denise Tonella
  • Controllo del progetto Sabrina Médioni
  • Supporto del progetto Heidi Amrein
  • Mediazione culturale Gerda Bissig, Lisa Engi, Vera Humbel
  • Direzione tecnica Henrike Binder
  • Allestimento della mostra Ira Allemann, Marc Hägeli, Philippe Leuthardt, Julia Rusterholz, David Schwitter
  • Direzione dei lavori di conservazione Iona Leroy
  • Conservazione e montaggio degli oggetti Sonja Bantli, Nikkibarla Calonder, Iona Leroy, Lennard Lindenmann, Sarah Longrée, Charlotte Maier, Gaby Petrak, Andrea Rohrer, Sophie Scholz, Tino Zagermann
  • Logistica e montaggio degli oggetti Christian Affentranger, David Blazquez, Simon d’Hollosy, Reto Hegetschweiler, Aymeric Nager, Milan Tomic
  • Prestiti Laura Mosimann, Claudio Stefanutto
  • Fotografia Jörg Brandt, Felix Jungo
  • Archivio fotografico Ronja Eggenschwiler, Andrea Kunz, Fabian Müller
  • IT | Web Alex Baur, Thomas Bucher, Danilo Rüttimann
  • Postazioni interattive Alex Baur, Thomas Bucher, Pasquale Pollastro
  • Marketing e comunicazione Anna-Britta Maag, Sebastiano Mereu, Carole Neuenschwander, Alexander Rechsteiner
  • Grafica pubblicitaria Iza Hren Visuelle Gestaltung
  • Traduzioni Language Factory, Marco Marcacci, Laurence Neuffer, Nigel Stephenson

Prestiti di oggetti

  • Migros-Genossenschafts-Bund, Zürich
  • Museum für Gestaltung Zürich, Plakatsammlung, Zürcher Hochschule der Künste
  • Ringier Medien Schweiz, Zürich
  • Schweizerisches Sozialarchiv, Zürich
  • Schweizerisches Wirtschaftsarchiv, Basel

Salvo indicazione contraria, gli oggetti esposti provengono dalle collezioni del Museo nazionale svizzero, compresa la collezione Herzog.