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Il Consiglio federale dirige la Svizzera dal 1848. Ma chi sono le persone alla guida della Confederazione? Una raccolta di foto, filmati, documenti e abiti offre una retrospettiva interessante sui 119 membri del governo federale. Al centro della mostra i visitatori possono ammirare una replica della sala del Consiglio federale. Diversi regali da tutto il mondo, ricevuti dal governo svizzero nel corso degli anni, fanno da contorno all’esibizione.
I membri del Consiglio federale dal 1848: Visita panoramica
Secondario I e II
Visita guidata attraverso la mostra «I membri del Consiglio federale dal 1848».
Visita guiadata: 1 ora
Visite guidate per classi scolastiche in Svizzera sono gratuite.
Visite guidate in italiano, anche al di fuori dell'orario di apertura. Visite guidate per classi scolastiche in Svizzera sono gratuite.
Iscrizione: |
almeno due settimane in anticipo |
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Durata: |
1 ora, altre offerte su richiesta |
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Numero di partecipanti: |
25 persone al massimo |
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Costi: |
entrate e visite guidate per classi scolastiche svizzere sono gratuite. |
accessibility.sr-only.person_card_info Servizio di prenotazione
openinghours.days.long.monday Aperto fino alle openinghours.days.long.friday openinghours.openfromto.long
Le consigliere e i consiglieri federali dal 1848
Da ben 170 anni, ci sono sempre state sette persone alla guida della Confederazione Svizzera. Ma chi sono gli uomini e, dal 1984, le donne, che hanno assunto nel corso degli anni questo importante incarico? Una mostra al Museo nazionale Zurigo presenta queste importanti figure della nostra storia.
Ogni quattro anni l’Assemblea federale plenaria elegge sette cittadini svizzeri di ambo i sessi al Governo federale. La composizione del Consiglio federale deve essere il più possibile equilibrata. Ciò vale per l’appartenenza a un partito e a un cantone, per la lingua madre e, da alcuni anni a questa parte, anche il genere riveste un fattore importante. Ma chi sono i 119 cittadini svizzeri che dal 1848 sono alla guida della Confederazione? Il Museo nazionale Zurigo vuole offrire uno sguardo «dietro le quinte» nella vita di numerosi personaggi del panorama istituzionale.
Tra questi vi sono Fridolin Anderwert, che nel 1880 si suicidò a seguito di una feroce campagna contro di lui sulla stampa, o Emil Frey, che ha combattuto nella guerra civile americana e successivamente è entrato a far parte del Governo federale senza difficoltà, nonostante la sua doppia cittadinanza. O ancora Elisabeth Kopp, la prima donna a sedere nel Consiglio federale, e Constant Fornerod, che dopo il suo mandato ha diretto una banca ed è stato ritenuto responsabile del suo successivo fallimento, reato per il quale ha scontato diversi anni di carcere. Queste e altre storie sono raccontate all’interno della mostra.
Al centro dell’esposizione si può ammirare una replica della sala del Consiglio federale. La ricostruzione, di circa due terzi delle sue dimensioni originali, è stata realizzata dal gruppo artistico zurighese «Kollektiv Krönlihalle». Tutti coloro che sognano un giorno di essere eletti al Governo federale possono concedersi una «seduta di prova». Fanno da contorno all’esibizione diversi regali da tutto il mondo, ricevuti dal Governo svizzero nel corso degli anni. Tra questi si può ammirare il diario dell’imperatrice Elisabetta d’Austria. «Sisi», com’è conosciuta dai più, lo lasciò in eredità alla Confederazione Svizzera perché temeva che i suoi scritti sarebbero stati distrutti nel suo Paese. Nel suo diario, infatti, l’imperatrice criticava sia la vita di corte che la monarchia austriaca.
Immagini
Contatto per la stampa e Museo nazionale Zurigo
- Direzione generale Andreas Spillmann
- Direzione del progetto e curatori della mostra Marina Amstad, Pascale Meyer
- Consulenza scientifica Prof. Urs Altermatt, Dr. Thomas Zaugg
- Scenografia Atelier Gillmann + Co GmbH, Basel
- Grafica Selina Locher, Andreas Hidber, Accent graphe Basel
- Nachbau Bundesratssitzungszimmer Kollektiv Krönlihalle: Seraina Borner, Barbara Brandmaier, Markus Läubli, Christoph Menzi, Andrea Münch, Thomas Stächelin
- Der Bundesratsfilm Regula Bochsler, Prismago GmbH, Adrian Kelterborn
- Marketing & comunicazione Andrej Abplanalp, Alexander Rechsteiner, Carole Neuenschwander, Sebastiano Mereu, Anna-Britta Maag
- Direzione tecnica Henrike Binder, Viola Valsesia
- Montaggio della mostra Bachir Ezzerari, Kim Badertscher, Janine auf der Maur, Ladina Fait, Marc Häggeli, Mike Roder, David Schwitter
- Luce: Ursula Degen Marc Hägelin
- Preparazione e assemblaggio degli oggetti Elisabeth Kleine, Sarah Longrée, Veronique Mathieu, Tino Zagermann
- Prestiti Maya Jucker, Angela Zeier
- Mediazione culturale Severin Marty, Stefanie Bittmann
- Logistica degli oggetti Christian Affentranger, David Blazquez, Simon D’Hollosy, Reto Hegetschweiler, Markus Scherer
- IT | Web Thomas Bucher, Pasquale Pollastro, Danilo Rüttimann, René Vogel
- Traduzioni Laurence Neuffer, Nigel Stephenson, Tradukas AG
- Staatsarchiv Basel-Stadt
- Kunstsammlungen des Bundes, Bern
- Schweizerisches Bundesarchiv, Bern
- Schweizerisches Literaturarchiv, Bern
- Zentralbibliothek Zürich
- Magdalena Schneider-Minger